La ricerca scientifica ha provato che ballare come Mauro Repetto è sexy

Mi imbatto casualmente in questo video, frutto di un’autentica ricerca scientifica condotta da un gruppo di psicologi evoluzionisti della Northumbria University. I ricercatori coinvolti in questo serio tentativo di individuare le mosse più sensuali per l’uomo si sono sbattuti a mille per ricreare quelle che secondo loro e il loro omino nel computer sono quelle che, perlomeno, evitano di farti sembrare un broccolo agli occhi dell’altro sesso.

Ora, non so se sono io ad essere particolarmente attenta o se questa sia una verità evidente agli occhi di tutti, ma  il manichino del video PALESEMENTE è ispirato al nostro ottimo Mauro Repetto, soprattutto nelle mosse di “Nord Sud Ovest Est”. Studiamo insieme il caso clinico:

Da questa mia accuratissima ricerca parallela appare chiaro, spero anche a tutti voi, come la scienza sia sempre seconda all’atto istintivo della danza primordiale e completamente priva di coordinazione, che è stato per anni manifesto di quest’uomo. Forse è il caso che smettiamo di pensare che i più grandi talenti in questo senso vengano dall’estero, dato che non vedo nemmeno un po’ di Pina Bausch, non vedo Michael Jackson, non vedo Nureyev nell’omino della ricerca scientifica, vedo unicamente un calco in animazione 3D di quello che forse, alla luce di questa scoperta, è il miglior ballerino della storia italiana.

Doppio Platino per Max 20!

Lo attendevamo già da un pò e finalmente è arrivato: Max 20 riceve il doppio disco di Platino raggiungendo le 110.000 copie vendute!
Se fino allo scorso anno dovevamo aspettare le 120.000 copie per raggiungere questo traguardo, con le nuove regole della FIMI il doppio disco di platino è raggiungibile anche con 100.000 copie.
Un dato che conferma ancora di più il successo di questo magnifico Album/Raccolta e che fa di Max Pezzali un cantautore “Sempreverde”, che riesce ad essere sempre di moda nonostante i 20 anni di carriera!

Doppio regalo di Max Pezzali ai fan: il video “Il presidente di tutto il Mondo” e il nuovo sito

Max Pezzali presenta il nuovo sito ufficiale e regala ai fan il video di “Il presidente di tutto il Mondo”, visibile in home page su www.maxpezzali.it da oggi, martedì 18 marzo 2014.
La clip è stata realizzata con le immagini registrate durante il suo “MAX20 Tour”, il tour dei record che ha portato l’intera carriera di Max Pezzali ad essere rivissuta nei migliori palazzetti italiani attraverso una ricca selezione di hit storiche che hanno accompagnato ogni fase dei primi 20 anni di successi dell’ex 883.

Oltre 200.000 spettatori per un totale di 30 concerti che hanno fatto registrate il tutto esaurito da nord a sud della penisola trovano oggi spazio nell’omaggio che il cantante ha voluto riservare ai suoi fan, a coloro che ci sono sempre stati e a chi invece si è appassionato alla sua musica solo di recente.
Il risultato è un videoclip che ripercorre la tournée italiana dei record sulle note di “Il presidente di tutto il Mondo” e che vede Max Pezzali negli insoliti panni di un capo di Stato, mentre tiene un discorso a tutti i suoi elettori, gli spettatori del Max 20 Tour.

Guarda il videoclip di “Il presidente di tutto il Mondo”

La canzone scelta per l’omaggio ai fan è uno degli inediti contenuti nell’album MAX 20, stabile nella top 10 degli album più venduti del 2013 e ancora in classifica dopo 40 settimane dalla sua pubblicazione.
A proposito della nuova avventura vissuta al fianco dei suoi sostenitori e del brillante 2013 che lo ha incoronato tra gli artisti italiani dell’anno, Max Pezzali ha ringraziato tutti e raccontato le sue emozioni: “È stato fantastico. Non pensavo che dopo vent’anni fosse possibile avere ancora delle botte di adrenalina così forti, guardare giù dal palco e vedere tante persone cantare in coro tutte insieme; ed emozionarsi sentendo dei musicisti dal talento immenso suonare ogni canzone con l’anima e con il cuore”.

Grazie per quest’anno meraviglioso, grazie della fiducia, grazie dell’affetto, grazie degli applausi e dell’entusiasmo… Grazie davvero di tutto”, ha aggiunto a conclusione di un’annata che non dimenticherà facilmente.

Max Pezzali, “Il Presidente di tutto il mondo”

C’è lo zampino di Mauro Repetto, si vede, si sente. “Presidente però non dimenticarti mai che sei Presidente perchè ti abbiam scelto noi e che noi non siamo sudditi tu non sei il re rapidi come si sale si può scendere…“. A parte ogni congettura riferita agli insoliti fatti di casa nostra, la sorpresa è felice e merita di essere raccontata, perché oggi Max Pezzali, in occasione della presentazione del suo nuovo sito (www.maxpezzali.it), ha deciso di regalare a tutti i suoi fan il videoclip di “Il presidente di tutto il mondo” realizzato con le immagini registrate durante il suo “MAX20 Tour”, il tour dei record (oltre 200.000 spettatori in 30 concerti tutti sold out).

MAX DUETTA IN TOUR CON MAURO REPETTO: GUARDA QUI IL VIDEO

GUARDA QUI IL DUETTO CON FIORELLO

Parla il Presidente, Max Pezzali

È stato fantastico. Non pensavo che dopo vent’anni fosse possibile avere ancora delle botte di adrenalina così forti, guardare giù dal palco e vedere tante persone cantare in coro tutte insieme; ed emozionarsi sentendo dei musicisti dal talento immenso suonare ogni canzone con l’anima e con il cuore. Grazie per quest’anno meraviglioso, grazie della fiducia, grazie dell’affetto, grazie degli applausi e dell’entusiasmo… Grazie davvero di tutto“. (Max Pezzali).

“Il Presidente di tutto il mondo” è uno degli inediti contenuti nell’album MAX 20, nella top ten degli album più venduti del 2013 e ancora in classifica dopo 40 settimane dalla sua pubblicazione. L’ex 883 raccoglie con entusiasmo i trionfi di un anno lunghissimo, fatto di un nuovo album (impreziosito da una serie di ‘duetti’ di alta qualità), e di una tournée che ha fatto saltare tutta l’Italia, accogliendo – tra l’altro – la presenza inaspettata di amici e colleghi come Fiorello e il redivivo Mauro Repetto.

Max Pezzali — Il Presidente di tutto il Mondo (Videoclip MAX20 Tour)

Max Pezzali regala a tutti i suoi fan il video di “Il Presidente di tutto il Mondo” realizzato con le immagini registrate durante il suo “MAX20 Tour”, il tour dei record (oltre 200.000 spettatori in 30 concerti tutti Sold Out!).

“È stato fantastico. Non pensavo che dopo vent’anni fosse possibile avere ancora delle botte di adrenalina così forti, guardare giù dal palco e vedere tante persone cantare in coro tutte insieme; ed emozionarsi sentendo dei musicisti dal talento immenso suonare ogni canzone con l’anima e con il cuore. Grazie per quest’anno meraviglioso, grazie della fiducia, grazie dell’affetto, grazie degli applausi e dell’entusiasmo… Grazie davvero di tutto.” (Max Pezzali)

“Il Presidente di tutto il Mondo” è uno degli inediti contenuti nell’album MAX 20, nella top ten degli album più venduti del 2013 e ancora in classifica dopo 40 settimane dalla sua pubblicazione.

Per cominciare voglio un cervello
un cervello a livello Steve Jobs
non è importante essere brutto o bello
col fascino nerd tutti conquisterò
e col carisma del visionario
convincerli che hanno bisogno di me
perchè anche se ancora non lo sanno
davanti ai loro ochci c’è
Il Presidente di Tutto il Mondo
ogni problema risolverò
così noi non toccheremo il fondo
vi farò ballare
vi farò sognare
nuova luce porterò
Voglio essere duro come
Clint Eastwood
parlare alle sedie con solennità
ma internerirmi al momento giusto
davanti alle tragiche fatalità
voglio la calma del Dalai Lama
e i buoni propositi di Bono Vox
in Africa con Brad e Angelina
umano che più non si può
Il Presidente di Tutto il Mondo
ogni risposta io troverò
risolverò tutto giusto in tempo
per farvi cantareper farvi volare
il futuro inventerò
Presidente però non dimenticarti mai
che sei Presidente perchè ti abbiam
scelto noi
e che noi non siamo sudditi
tu non sei il re
rapidi come si sale si può scendere
anche se a volte possiam
sembrarti inutili
numeri per i sondaggi
e per il marketing
siamo i soli e gli unici
a cui devi rendere
conto finchè vorrai continare
ad essere
Il Presidente il Presidente
il Presidente di Tutto il Mondo
Sorprenderò come Schwarzenegger
sembrava un cretino poi hai visto però
farà un grandissimo social network
più forte di Zuckerberg Zookerberg
quello di Facebook sarò
duecento miliardi di mi piace
i followers neanche li conterò più
di tutti quanti sarò la voce
e vi guarderò da lassù
Il Presidente di Tutto il Mondo
ogni problema risolverò
così noi non toccheremo il fondo
vi farò ballarevi farò sognare
Il Presidente di Tutto il Mondo
ogni risposta io troverò
risolverò tutto giusto in tempo
per farvi cantare
per farvi volare
il futuro inventerò
Il Presidente di Tutto il Mondo

Spotify: i 50 cantanti italiani più amati

Torna nella versione 2014, la classifica dedicata agli artisti più seguiti nella piattaforma di ascolto musicale. Ottimo risultato per Marco Mengoni, i Negramaro e Fedez. C’è grande vicinanza dei fan con il mondo dello streaming anche per Fabri Fibra

Uno dei sistemi di ascolto di musica in streaming più diffusi nel nostro Paese è Spotify. Attraverso internet (ma anche off line, per gli utenti Premium), è possibile ascoltare in streaming praticamente tutte le canzoni del mondo, libere, legalmente.

Per ogni artista si può “seguire” il suo profilo musicale dedicato con la discografia completa e la biografia, aggiornate, poi avere un controllo continuo sulle novità inserite nel catalogo tra nuovi album, nuovi singoli e collaborazioni.

È così che abbiamo deciso di trovare i seguaci di tutti gli artisti italiani oggi in commercio, seguendo le attuali classifiche Fimi e iTunes (singoli e album).

Scopriremo quali sono gli artisti di maggiore successo sulla piattaforma, che naturalmente favorisce gli artisti più amati all’estero (dove il servizio è già da tempo disponibile) e chi ha promosso attraverso i propri canali, l’ascolto della propria musica tramite Spotify. Penalizzati invece saranno quegli artisti che per scelta manageriale e discografica, hanno limitato l’ascolto del proprio repertorio (soprattutto il più recente).

Primo posto per Eros Ramazzotti (113mila follower) Detronizza quest’anno il grande Andrea Bocelli, anche se ormai la differenza tra i due è ancora minima (Bocelli oggi ha 118 mila follower). Il 31 maggio allo stadio San Siro di Milano, vedremo il cantante di “Noi” al fianco di Biagio Antonacci.

Secondo posto per Jovanotti (99.378 follower) Sale di quattro posizioni Lorenzo Cherubini. Nella sua pagina su Spotify sono presenti tutti i suoi album, anche gli Ep con i remix. Recentemente Max Pezzali ha nominato  l’artista come un potenziale nuovo buon Ministro della Cultura. In questo momento Jovanotti è in riposo, l’ha promesso, dopo la grande avventura di “Jovanotti negli Stadi” culminata in un dvd e cd live.

Terzo posto per Laura Pausini (89.493 follower) Mantiene la posizione dello scorso anno la cantautrice che ha festeggiato il suo ventennale di carriera. È attualmente in giro per il mondo nel suo nuovo tour internazionale, arricchito di nuove date. A maggio si esibirà di nuovo in Italia, passando per l’Arena di Verona e il Teatro Antico di Taormina.

Quarto posto per Tiziano Ferro (70.828 follower) Stessa classificazione, ma sempre fuori dal podio, per Tiziano Ferro. Il 21 febbraio ha compiuto 34 anni. Proprio in questi giorni si sta preparando ad una nuova avventura discografica di cui avremo notizie entro il 2014. Ha portato molta fortuna a Zibba, co-autore del brano «La vita e la felicità» per Michele Bravi di X Factor, poi concorrente di Sanremo 2014, vincendo poi il premio della critica.

Quinto posto per Ligabue (38.362 follower) Come è ormai noto, l’album “Mondovisione” non è ancora presente su Spotify. Nonostante l’ultimo album presente sulla piattaforma sia “Campovolo 2.011”, sono presenti i singoli “Il sale della terra” e “Tu sei lei”. Non l’ultimo singolo, “Per sempre”. Attendiamo il 30 maggio per l’inizio del suo tour negli Stadi che si protrarrà fino a fine luglio 2014. Nonostante l’assenza del suo ultimo album, è salito di nove posizioni.

Sesto posto per Marco Mengoni (35.814 follower) Primo artista maschile di nuova generazione nella classifica (lo scorso anno la prima era Emma), è salito in questa classifica di oltre 30 posizioni. Numeri da capogiro per l’artista di “#PRONTOACORRERE” che sta preparando in questi mesi il suo nuovo album. Dopo la partecipazione a Sanremo 2014 per una magistrale cover di Sergio Endrigo, lo stiamo seguendo nel suo percorso discografico in Spagna. A breve, dovremmo poter avere ufficializzato il quinto singolo ufficiale.

Settimo posto per Vasco Rossi (33.075 follower) In salita di quattro posizioni rispetto allo scorso anno, ritroviamo il grande nome del rock italiano che recentemente ha “divorziato” con Maurizio Solieri per il suo nuovo tour. Cambio di formazione nella band che ha fatto molto discutere i fan su Facebook. La prima data del Live Kom 014 sarà il 25 giugno allo Stadio Olimpico di Roma.

Ottavo posto per Fedez (24.321 follower) Entrare nella top 10 quando lo scorso anno il rapper era al 43esimo posto, sembra quasi un miracolo. Il grande percorso di successo del suo disco d’esordio in major “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare” ha lasciato tanti singoli di successo e si è andato a sommare a un repertorio già interessante con i suoi dischi non ufficiali. Ora è tornato a lavorare a un nuovo album (lo aspetteremo ancora per un po’) quano il “vecchio” è ancora in classifica da oltre 50 settimane.

Nono posto per i Negramaro (24.038 follower) Unica band nella top 10, rispetto allo scorso anno, i Negramaro sono saliti di 16 posizioni. Un risultato notevole che si abbina a un percorso di grande longevità del loro best of “Una storia semplice”, da 68 settimane in classifica Fimi. Hanno lanciato dal 6 novembre 2012 (quando è uscito il disco) a oggi, cinque singoli ufficiali.

Decimo posto per Fabri Fibra (23.212 follower) Altro risultato interessante per Fabri Fibra, che sale nove posizioni rispetto allo scorso anno. Un grande risultato per il rapper di “Guerra e Pace”, disco di platino con oltre 60 mila copie vendute. È evidente anche da questo dato che ci sono alcuni artisti con i quali c’è un legame fortissimo più che verso il personaggio, verso il suo repertorio.

Posizioni dalla 11 alla 20

Undicesimo posto per Elisa (19.275 follower)
Dodicesimo posto per Adriano Celentano (17.450 follower)
Tredicesimo posto per Max Pezzali (15.980 follower)
Quattordicesimo posto per i Modà (14.137 follower)
Quindicesimo posto per Gué Pequeno (13.877 follower)
Sedicesimo posto per Giorgia (13.849 follower)
Diciassettesimo posto per Clementino (12.567 follower)
Diciottesimo posto per Emma (11285 follower)
Diciannovesimo posto per Raphael Gualazzi (10.170 follower)
Ventesimo posto per Emis Killa (10.029 follower)

Posizioni dalla 21 alla 40

21 – Biagio Antonacci (10.922)
22 – Alessandra Amoroso (9.949)
23 – Dente (9.717)
24 – Noemi (9.100)
25 – Salmo (8.945)
26 – Zucchero (8.883)
27 – Le luci della centrale elettrica (7.926)
28 – Claudio Baglioni (7.490)
29 – Tiromancino (6.801)
30 – Arisa (6.713)
31 – Malika Ayane (6.471)
32 – Renato Zero (6.606)
33 – Zero Assoluto (5.978)
34 – Fiorella Mannoia (5.677)
35 – Rocco Hunt (5.065)
36 – Gigi D’Alessio (4.902)
37 – Two Fingerz (4.876)
38 – Luca Carboni (4.629)
39 – Nobraino (4.571)
40 – Gino Paoli (4.344)

Posizioni dalla 41 alla 50

41 Frankie Hi NRG 4.080, 42 Riccardo Cocciante 3.981, 43 Perturbazione  3.605, 44 Jake La Furia 3.122, 45 Francesco Renga 2.723, 46 Giusy Ferreri 2.293, 47 Stadio 2.197, 48 Giuliano Palma 1.772, 49 Michele Bravi 1.561, 50 Renzo Rubino 1388

Max Pezzali prova i Google Glass

Max Pezzali mette alla prova i nuovi Google Glass. Max, grande esperto di tecnologia e non solo, prova a guardare il mondo attraverso le lenti dell’ultima creatura di Mountain View. La possibilità di effettuare ricerche vocali, informazioni in modalità di realtà aumentata, videoconferenze in movimento: sono queste le funzioni più sorprendenti dei Google Glass, una novità ancora tutta da scoprire.

http://www.cnlive.it/tech/2014/02/17/max-pezzali-prova-i-google-glass.html?utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=Tech_MaxPezzali

883, dai ’90 non si può andar via: tutti i perché del mito di Max Pezzali e Mauro Repetto

A dieci anni esatti dallo scioglimento, a vent’anni spaccati dall’uscita di Nord Sud Ovest Est, il 2013 ha rappresentato l’anno della riaffermazione nell’immaginario collettivo del fenomeno 883, o perlomeno del loro ricordo. Oggi uscirà infatti il libro “I Cowboy Non Muoiono Mai” di Max Pezzali, ma in realtà, già qualcosa si era mosso l’anno scorso con il tributo organizzato da Rockit “Con Due Deca”, una compilation di cover realizzate dagli artisti più importanti della scena italiana attuale.

In precedenza, quest’anno si era anche vista l’uscita di una riedizione dei maggiori successi del duo Pezzali/Repetto arricchita da collaborazioni del calibro di Eros Ramazzotti, Jovanotti, Antonello Venditti. Mica robetta.

Senza dimenticare il programma tv Nord Sud Ovest Est – Tormentoni on the road, non molto fortunato a dire il vero, dove Pezzali guidava un team composto da Jake La Furia dei Club Dogo e Paola Iezzi alla ricerca dei tormentoni estivi a cavallo tra gli anni 80 e il recente passato.

Perché parlare di fenomeno 883 quindi, e non limitarsi al lato musicale? Perché ha appunto le caratteristiche di una storia unica, entrata nel mito proprio per questo.

Pavia è una città lombarda che ha conosciuto lo splendore in epoca medievale, ma che occupa oggi una posizione di secondo piano a livello di fermento: ha ospitato Einstein, ha dato i natali a Gerry Scotti e Maria de Filippi, e non ha mai avuto una tradizione musicale di cui si conosca qualcosa.

Eppure Pavia è lo sfondo partecipe delle vite medie di Max Pezzali e Mauro Repetto; la città “paranoica” di Con Un Deca, il centro dove i due vanno “a fare un giro a piedi a guardare le ragazze degli altri” (Weekend), la statale 526 Milano-Pavia, quella che “passa posti che io mai e poi mai avrei pensato fossero così” (Un Giorno Così), la sala giochi Jolly Blu che ha dato il titolo a una canzone e addirittura al dimenticabile film degli 883.

Il successo degli 883 è difficile da spiegare senza scadere nel retorico o nel banale (ci provano Francesco de Rosa e Gianluigi Simonetti qui), con facili associazioni fra i testi di Pezzali e l’identificazione del giovane qualunque. Certo Pezzali ha un talento non comune nel parlare alla sua generazione; o sarebbe meglio dire unico.

Decine e decine di cantanti hanno dichiarato di ispirarsi alle sue liriche, ma nessuno ha mai palesato risultati comparabili che non puzzassero di plagio. Gli stessi Cani, il più recente fenomeno musicale di massa partito da una nicchia per poi esplodere come fenomeno socioculturale, sono spesso stati comparati al successo di Repetto e Pezzali del 1991 (e la loro cover di Con Un Deca è testimonianza, magari studiata, ma anche sincera di questo legame), ma a ben vedere il loro modo di parlare al pubblico certamente ficcante e intelligente sembra quasi puntare il dito sulla gente dalla finestra, quando invece ogni canzone degli 883 era uno svergognare sé stessi un po’ orgoglioso, un po’ autoironico, ma era comunque dentro la realtà che raccontava, nello stesso modo in cui Pavia era sfondo e motore delle canzoni.

Gli 883 vengono, in maniera un po’ adolescenziale, dal rap e dal rock, ed è Claudio Cecchetto a canalizzare queste influenze (6 1 Sfigato, Te La Tiri) e indirizzarle verso un pop dalle sonorità che strizzano l’occhio al rock anni ottanta (S’inkazza).

Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, con soli 9 brani, esce nel 1991 a tre anni dalla formazione ed esplode l’anno dopo senza nessun battage mediatico a supporto e senza videoclip, stracciando ogni prassi dell’epoca.

Basta un ascolto veloce per capire dove ci troviamo e quando: nelle liriche compare il cellulare come oggetto di lusso comprato da gente che crede “di esser come Berlusconi/pieno di ragazze e di milioni”, diecimila lire bastano appena per fare benzina alla macchina; l’unico brano a uscire dal seminato per porsi su un livello stand-alone e forse superiore è la traccia che dà il nome al disco, il vero traino del disco al successo, ma anche una canzone aperta a interpretazioni diversissime e talvolta in conflitto, che sfrutta abilmente la popolarità particolarmente nineties dell’eroe della Marvel per trarne una riflessione sulla società e un pezzo pop come pochi se ne sono visti nella storia della musica italiana; e anche questo aspetto rende gli 883 unici e irripetibili.

A ripetere loro stessi invece ci riescono perfettamente nel 1993, quando esce Nord Sud Ovest Est, vendendo praticamente il doppio. Anche qui la title track si discosta particolarmente dai toni degli altri brani, ma stavolta il sottotesto non è più a carattere fumettistico, bensì western, come sottolineerà anche il videoclip.

Seppure in continuità col primo disco, (le copertine adottano il medesimo stile pop art), Nord Sud Ovest Est segna una certa maturazione nelle liriche dei due. Compare per esempio la tossicodipendenza in Cumuli, ripresa poi magistralmente in una ballad de La Dura Legge del GolSe Tornerai.

Degli 883 sono state dette molte cose: hanno sempre diviso i detrattori da chi li venerava, lasciando poco spazio ai giudizi di mezzo; sono stati accusati, non senza un fondo di ragione, di sessismo; ma sono sempre stati un gruppo sincero.

Sincera è la mossa di Pezzali di proseguire col nome 883 quando Repetto nel 1994 abbandona il gruppo sull’orlo di un’esplosione definitiva nell’olimpo della musica italiana. E per fortuna di Pezzali, e sfortuna di Repetto che non avrà mai più lo stesso successo in altri campi, l’esplosione avviene ugualmente con La donna il sogno e il grande incubo e soprattutto con La dura legge del gol! del 1997.

Sincero perché in questi due dischi effettivamente l’identità 883 è intatta, pur privata del ballo live e dell’apporto autoriale di Repetto. Sincero perché Pezzali, nella sua più che ventennale carriera non si è mai mostrato diverso da ciò che è: partito ventenne parlava da ventenne ai ventenni; poi disincantato sulla difficoltà di crescere, e rendersi conto che la giovinezza è andata (Weekend, Gli Anni), infine trentenne che ripercorre a ritroso una vita che ha sempre considerato normale, nonostante il successo nazionale (Grazie Mille, La Regina del Celebrità).

Il punto più alto della carriera degli 883, e anche idealmente la loro fine, in una prospettiva romatico-fatalista, è il concerto gratuito in piazza Duomo a Milano del 21 luglio 1998, per la promozione del best of Gli Anni, che raduna 100 000 persone. Un altro evento di cui non ricordo casi simili. A quel concerto storico fa capolino a sorpresa anche Mauro Repetto, per poi dispensare apparizioni rarissime e proteggere la propria privacy tanto da alimentare leggende metropolitane sul proprio conto.

Leggende viventi i due lo sono già, l’affetto di un pubblico quanto mai eterogeneo e dei molti artisti italiani a loro successivi o contemporanei lo dimostra ancora dopo vent’anni. Loro di anni intanto ne hanno più di quaranta, e se il mito 883 si è concluso il motivo è soprattutto questo, quello della sincerità, dell’impossibilità di parlare ancora a una generazione che non si conosce più.

Pezzali continua a scrivere musica, maturato e lontano dagli slang degli anni Novanta, ma conserva la sua capacità di andare dritto al punto molto più di quanto non tenti di fare questo articolo.

Su Youtube gira un video ripreso a un concerto dei Perturbazione, una grande band pop rock italiana che non è mai uscita dal sottosuolo conservando sempre un livello qualitativo altissimo. La band a un tratto esegue una cover compassata di Con Un Deca e sul palco compare un Max Pezzali quarantenne che va al microfono, a cantare di discoteche e farmacie, di quando a vent’anni voleva mollare tutto e andare a New York, e di un disco orario solare che probabilmente nel frattempo è stato inventato. Alle primissime battute, Max sbaglia attacco, e la folla va in delirio. È l’inizio di un’esibizione surreale e commossa, uno dei rari momenti in cui lo scontro fra due epoche si rivela in un solo istante e segna con un tratto deciso e infantile una linea in un tempo che normalmente scorre ininterrotto.

Max Pezzali: basta con i social network

La soluzione alla crisi sociale? Boicottare i social network e tornare a contatti reali. Ecco come la pensa Max Pezzali, leader degli 883 in tour per i suoi vent’anni di carriera.

«Proprio in questo periodo – e forse è anche questa la chiave di successo della tournée – c’è bisogno di intrattenersi e di farlo collettivamente. Viviamo in un’epoca in cui si è andati verso un’eccessiva virtualizzazione dei contatti. Dal vivo, invece, c’è una vera condivisione», spiega a La Repubblica.it Pezzali che auspica un ritorno alle origini, «alla terra dei cowboy».

«Non abbiamo la più pallida idea di come affrontare la situazione e la cosa terribile è che anche chi ci governa sembra non saperlo. Serve un ritorno alla visione “terra terra” dei cowboy, come canto, la sfida di quest’epoca è ritrovare la voglia di alzarsi la mattina, di rimboccarsi le maniche e cercare di migliorare il proprio destino. Perché a quanto sembra nessuno ci aiuterà a farlo».

Per Max il 2014 è iniziato in grande stile con una tournée che ha registrato il tutto esaurito, un disco che raccoglie i suoi più grandi successi e a breve verrà pubblicato anche un libro, «Max 20», un’autobiografia che racconta la sua storia, eccezionale nella sua normalità.

«L’idea è venuta alla casa editrice ISBN: hanno pensato che i tempi fossero maturi per un libro. Per me il taglio non doveva essere autocelebrativo, della serie “ah, che fighi siamo!”; volevo raccontare la straordinarietà nell’ordinarietà delle cose. In un’epoca in cui sembra si debba essere dei fenomeni in tutto, in un periodo in cui la musica sembra diventata un concorso continuo, un “chi canta meglio”, “chi appare meglio”, una storia anomala come la nostra, una storia “normale” e “banale”, rappresenta l’eccezione. Siamo persone ordinarie che hanno fatto cose straordinarie perché in quel momento pensavano di avere delle cose da raccontare, anche se gli altri non la pensavano così».